La quadratura del cerchio


Cooperativa Mani e Terra (Calabria)
Storia vincitrice - Imprese etiche

Ci sono alcuni principi per noi imprescindibili e inderogabili. Il primo è il rispetto dell’ambiente, attraverso le coltivazioni biologiche o agroecologiche. Il secondo, ma non meno importante, è il rispetto delle persone, tutte: non solo i lavoratori, che devono essere regolarmente assunti e retribuiti, ma anche i produttori, che è giusto che abbiano un giusto ritorno per quello che loro producono, e il consumatore finale, che deve avere il diritto di accedere al cibo di qualità pagandolo a un prezzo giusto, onesto e soprattutto trasparente

Giuseppe Pugliese

La cooperativa Mani e Terra nasce dopo la campagna SOS Rosarno, scaturita a sua volta dalla tristemente nota Rivolta di Rosarno, del gennaio 2010, quando tre giorni di follia collettiva mostrarono al mondo intero cosa c’è dietro un’arancia che ogni giorno arriva sulle nostre tavole: nella stragrande maggioranza dei casi, il lavoro in agricoltura, prestato quasi sempre da lavoratori immigrati, è caratterizzato dal feroce sfruttamento dell’uomo sull’uomo, al punto che la violazione dei diritti dei lavoratori e dei piccoli produttori diventa un elemento strutturale di qualsiasi filiera agricola. Abitanti di Rosarno che, fino a quel momento avevano svolto attività di solidarietà, osservatorio, supporto legale e difesa dei diritti dei lavoratori africani, diedero vita alla campagna SOS Rosarno.

Oggi la cooperativa Mani e Terra, costituita da soci lavoratori di provenienza italiana e africana, gestisce in toto la Campagna “SOS Rosarno” e opera esclusivamente in un contesto di economia solidale – consumo critico e si rivolge esclusivamente a gruppi di acquisto solidale (G.A.S.), botteghe del commercio equo, spacci popolari e sociali. La cooperativa si ispira a 3 principi: Difesa della natura e dell’ambiente, attraverso metodi di coltivazione biologici e/o agro-ecologici; Rispetto della dignità e dei diritti di tutti gli attori coinvolti, dai lavoratori che vengono assunti con regolare contratto e retribuiti secondo la legge, ai produttori che percepiscono un prezzo giusto per le loro produzioni e, infine, ai consumatori che hanno la possibilità di accedere a prezzi chiari, trasparenti; mutualismo e solidarietà, attraverso progetti e pratiche di inclusione sociale che coinvolgono altre associazioni presenti sul territorio come, ad esempio, Mediterranean Hope, progetto sulle migrazioni della Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane (FCEI).