Non devi darti limiti. Non devi accettare che non ce la fai. Non devi fare male agli altri e non devi accettare che qualcuno lo faccia a te. Non devi guardare il colore di persone, nessuno è più di nessuno
Non devi darti limiti. Non devi accettare che non ce la fai. Non devi fare male agli altri e non devi accettare che qualcuno lo faccia a te. Non devi guardare il colore di persone, nessuno è più di nessuno
Quella di Youssif Bamba, 30 anni, originario del Ghana, è la storia di una persona che ha saputo rialzarsi e reinventarsi ogni volta. Di fronte agli ostacoli della vita, ai percorsi interrotti, ai sogni bruscamente svaniti, Youssif trova la forza per ripartire nella sua curiosità, nella voglia di conoscere, ascoltare, aprire la sua testa e il suo cuore al mondo che incontra. Anche nelle circostanze più dure e dolorose, dove non sembrerebbe esserci spazio per la speranza.
Youssif arriva in Italia nel 2008 col sogno di diventare medico. Ma presto i suoi sogni si scontrano con la realtà. Finisce alla Pista di Borgo Mezzanone, dopo che gli era stata respinta la richiesta di protezione internazionale ed era finito fuori dal circuito dell’accoglienza. Lì conosce il lavoro sotto sfruttamento in campagna e capisce che deve trovare una strada per l’indipendenza e l’autonomia. E l’unica strada è lo studio, anche da autodidatta. Nel frattempo, fa di tutto pur di non tornare a essere sfruttato nei campi: l’informatico, l’insegnante d’inglese in un doposcuola, il cantante, il dj, l’allenatore di calcio per il Real Mezzanone, composta da immigrati e italiani. Ora è mediatore culturale e fotografo del Lucera Calcio, dopo aver lavorato come tecnico radiofonico per “Radio Ghetto”, una radio con (per e di) immigrati, è presidente di AIIMS (Associazione Immigrati per l’Integrazione e la Motivazione Sociale) e ha fondato la Ghana Union Association Of Puglia (GUAP).